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"Rapporti corti", un'opportunità per i bambini e i ragazzi delle corti Acer della Bolognina

Feb 22, 2021

Da tempo, grazie alla collaborazione con associazioni e cooperative sociali, Acer attua progetti, per contribuire al benessere e all’integrazione dei residenti negli alloggi di edilizia pubblica.

Tra le proposte in cui l’ente è partner, c’è “Rapporti Corti”, iniziativa di Società Dolce, selezionata da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile. Un finanziamento di 675.000 euro, per offrire interventi sociali ed educativi a favore di minori dai 3 ai 14 anni e dei loro genitori, residenti nei caseggiati conosciuti come “Corti”.

Mamme, papà, bambini e ragazzi di una periferia bolognese circoscritta e problematica, quella della Bolognina, in un quartiere col più elevato indice di potenziale fragilità economica e sociale della città.

E dove c’è povertà economica, spesso c’è anche povertà educativa, come spiega Caterina Segata, responsabile area 0-18 di Società Dolce: “Una condizione purtroppo in aumento, che comporta limiti allo sviluppo emotivo e personale dei minori, rendendo difficili le relazioni coi compagni e con gli adulti, favorendo disagio, esclusione sociale e ancora impoverimento”. Ecco allora l’offerta di occasioni di crescita educativa: dai nidi alle classi a tempo pieno, alle reti di supporto, dalle attività extrascolastiche, allo sport, al teatro, al gioco, proposte da “Rapporti Corti”, nel periodo 2021-2024.

La maggior parte degli appuntamenti si terranno nella sede di “Spazio Incontro”, nuovo centro polifunzionale presso le Corti Acer, con quattro percorsi differenziati.

Dai progetti personalizzati di accompagnamento per 64 famiglie con minori, con consulenze educative, mediazione abitativa, corsi d’italiano, laboratori teatrali, attività sportive e culturali socializzanti, alle azioni di sostegno alla genitorialità, con tre incontri settimanali di maternage per genitori di bimbi da 0 a 3 anni, appuntamenti serali con esperti per 50 famiglie con figli da 0 a 14 anni, laboratori per bambini e genitori, aperti anche agli altri abitanti del quartiere, per favorire le relazioni col territorio e l’inclusione.  

Ma anche servizi extrascolastici per 144 bambini e ragazzi, laboratori settimanali per 10 minori dai 3 ai 6 anni, laboratori per 10 bambini dai 6 agli 11 anni, doposcuola per 10 giovani tra gli 11 e i 14 anni e doposcuola per 6 ragazzi con BES e DSA tra gli 8 e i 14 anni. Tutti servizi aperti, a pagamento, anche alla cittadinanza.

Infine, l’importante attività di mediazione sociale e di sviluppo di comunità, che coinvolgerà 30 famiglie all’anno, per un totale di 60: dove saranno centrali le figure del mediatore sociale per la gestione dei conflitti, la costruzione e il miglioramento delle relazioni di vicinato, la valorizzazione degli spazi comuni e l’attivazione di risorse territoriali e quella del facilitatore di comunità, per percorsi strutturati e aperti ad inquilini, cittadini, istituzioni e associazioni per la co-progettazione di azioni ed eventi, negli spazi delle Corti

Un progetto in perfetta armonia con il percorso della Bolognina in trasformazione, un'opportunità in più nella complessa rete di attività del quartiere, per un vero benessere di comunità, in collaborazione con i cittadini e le realtà associative, per dare a tutti ed in particolare ai più piccoli, opportunità che li aiutino a crescere e ad integrarsi nella nostra città. Per Alessandro Alberani, presidente di ACER, va sottolineata l’attenzione per i contesti abitativi di edilizia pubblica: “Grazie agli strumenti della mediazione sociale e culturale, dell’accompagnamento e della pedagogia dell’abitare, che ci permettono di entrare in contatto con i nostri inquilini, stabiliamo non solo relazioni di servizio, ma anche una comunicazione empatica, finalizzata a migliorare la coesione sociale nei caseggiati”.

Insieme a Società Dolce e ad Acer, sono partner del progetto l’ente di formazione Seneca, la cooperativa sociale Arca di Noè, la cooperativa sociale La Baracca Teatro Testoni, il Dipartimento di Sociologia e Diritto dell'Economia dell’Università di Bologna e Pin-Arco, per la valutazione dell’impatto sociale.